Nutrigenetica_e_Nutrigenomica1

LA NUTRIGENOMICA

Nutrigenomica e nutrigenetica rappresentano le frontiere delle scienze dell’alimentazione, e si sono sviluppate soprattutto negli ultimi 20 anni. Chiaramente tutto si poggia sul sunto storico scientifico ormai chiaro, che l’uomo ha creato il suo profilo genico evolvendosi per milioni di anni e lo fa tutt’ora, attraverso una costante interazione cellulare con il mondo esterno…e l’intero Cosmo. In pratica, ogni volta che respiriamo, ci nutriamo o ci muoviamo, creiamo dei cambiamenti strutturali, impercettibili, ma importanti al nostro DNA.

La nutrigenomica, chiamata anche genomica della nutrizione, racchiude l’insieme degli studi che illustrano gli effetti dei diversi elementi nutrizionali e dei vari alimenti in base ai geni di ciascun individuo. Si tratta di una scienza dalle enormi potenzialità, dal momento che punta a risolvere i problemi di salute partendo dall’alimentazione, escludendo così l’assunzione di farmaci e i relativi effetti collaterali. Per semplificare il discorso, secondo la nutrigenomica, ogni persona reagisce in maniera diversa dopo aver ingerito lo stesso tipo di cibo e questo dipende dalle differenze dei codici genetici. Ciò vuol dire che una stessa dieta seguita da due persone distinte può portare a risultati dissimili, Il processo di industrializzazione alimentare ha attuato una rivoluzione che va a contrastare fortemente quelle che sono le origini dell’uomo, dal momento che questo “nuovo cibo” non concorda con il patrimonio genetico. Anni fa il codice genetico si riteneva responsabile esclusivamente dei tratti somatici degli individui, oggi, invece, le ricerche hanno dimostrato come questo sia una sorta di “centrale di controllo” dell’organismo. Per star meglio bisogna stabilire una perfetta armonia tra geni e cibo, optando per un’alimentazione semplice, a base di cibi naturali e poco raffinati. E’ cosa ben nota che una dieta sana e variegata possa prevenire o tenere sotto controllo patologie come tumori, obesità e sovrappeso, problemi cardiovascolari, squilibri ormonali e così via. Negli studi inerenti alla nutrigenomica sono stati individuati molti micronutrienti importantissimi a tale scopo, ed anche alcuni alimenti specifici che permettono al DNA di lavorare meglio, tra questi vi sono legumi, cereali integrali, frutta e verdura, semi naturali, frutta secca, pesce pescato in mare, carni magre, uova e olio extravergine d’oliva. Esistono tre grandi branche in cui la nutrigenomica può essere suddivisa:

  • la genetica della nutrizione (nutrigenetica)
  • l’epigenetica della nutrizione 
  • l’ingegneria della nutrizione.

La prima studia gli effetti del genoma a seguito di cambiamenti metabolici e altre reazioni negative legate all’assunzione di alimenti, come ad esempio le allergie o le intolleranze. L’epigenetica studia come la dieta può influenzare le funzioni vitali e il funzionamento del metabolismo. L’ingegneria genetica, infine, è sostanzialmente l’utilizzo della nutrigenomica per creare piani alimentari unici, “su misura” per ogni soggetto. L’obiettivo della nutrigenetica è quello di elaborare una dieta unica e ultra-personalizzata sulla base del patrimonio genetico individuale, studiando il relativo DNA con il fine di raggiungere il peso-forma e prevenire, ed anche curare, patologie e disturbi legati ad un’alimentazione sbagliata.


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